Mosaico e scultura dal 1988
La subbia è costituita da una semplice punta di forma piramidale. Questo tipo di scalpello è di primo impiego della lavorazione della pietra. La maggior parte del materiale rimosso durante la sgrossatura di una scultura avviene con questo strumento. Abbozza la forma e, poi attraverso fasi successive, la pietra viene modellata fino a una distanza di 3 cm circa dalla superficie definitiva. In seguito verrà utilizzata la gradina.
La gradina è forse l'utensile più importante di tutto il processo di scalpellatura. Dopo la fase di sgrossatura del blocco, consentirà di definire la trama della forma penetrando facilmente nella pietra grazie alla sua forma. La Gradina infatti crea sulla superficie un "pettinata" una sorta di rastrellatura mediante i denti in widia che possono variare a seconda della sua dimensione. Maggiore sarà il numero di denti, più fitta sarà la texture realizzata.
Lo scapezzatore o scapezzino, è un utensile tozzo e volutamente poco preciso. Presenta una lama inclinata di pochi gradi. Largamente utilizzato per staccare ampie porzioni di pietra dai bordi dei caminetti, o per creare la tipica superficie a scorza irregolare. Viene impiegato anche su il ciglio. Non richiede una grande manualità và colpito decisamente dall'alto, dato il profilo della lama inclinato stacca via agevolmente fino a 10 cm. di spessore.
Lo scalpello tondo detto "unghietto" è un attrezzo con Il bordo della lama simile alla forma di un dito. Questo strumento ha una sezione stretta che parte dal fusto dello scalpello che si allarga formando un ampio semicerchio . Consente di creare scanalature sul marmo agevolando lo scultore in lavori come la realizzazione di baccellature sulle colonne.